Lui non vuole più fare l’amore con me, cosa devo fare? È una domanda più frequente di qaunto si possa pensare e alla quale non si può dare una risposta univoca e semplice. Varie sono le situazioni che possono presentarsi quando parliamo di calo del desiderio maschile, ma la sensazione che rimane è sempre la stessa: frustrazione e paura per il proprio rapporto.

In generale i motivi che possono spiegare simili difficoltà o addirittura rifiuti dell’attività sessuale possono essere molteplici e non sempre possono essere risolti senza l’aiuto di un esperto.

I problemi sessuali di questo tipo andrebbero indagati innanzitutto dal punto di vista medico: una volta escluse difficoltà organiche, è possibile pensare di affrontarli psicologicamente, magari attraverso un percorso di psicoterapia individuale e/o di coppia.

Il nostro psicologo Matteo Monego, proverà a dare un consiglio per ciascuna di queste situazioni molto frequenti.

Lui non vuole parlare con me ed è sempre nervoso:

“Stiamo insieme da 5 anni, da 1 anno ormai non facciamo quasi più l’amore. Lui è sempre nervoso e mi risponde male ogni volta che gli chiedo il perché. Dice che lo metto sotto pressione e che sono una palla. Ma io ci soffro tanto, non mi sento più una donna…Una volta ne aveva sempre voglia e adesso quasi non mi guarda”.

M.

Il consiglio che si può dare per affrontare una simile difficoltà è quella di spingere il proprio compagno a consultare uno specialista. In caso di fermo rifiuto, si può pensare di contattare almeno individualmente uno psicologo/psicoterapeuta e iniziare un proprio percorso che potrebbe rivelarsi utile a sé, alla coppia e magari funzionare da spinta anche per il proprio compagno: prendere consapevolezza del problema rappresenta un buon inizio per tornare a pensare come coppia. La mancanza di dialogo è uno dei principali fattori che spesso allontana due persone poiché riduce l’intimità e favorisce un certo disinteresse sessuale.

Mio marito guarda i porno e si arrabbia se gliene parlo

“Ormai io e mio marito siamo come fratello e sorella, lui non si avvicina più a me, eppure non capisco, cosa ho fatto? Siamo sposati da soli 3 anni e non stiamo più insieme, però con i porno si eccita, eccome! Ogni volta che prendo il discorso, che cerco di tirargli fuori con le tenaglie quello che pensa, non fa altro se non arrabbiarsi!”

C.

In un caso come questo, in cui la sessualità maschile ha un funzionamento organico regolare, il problema potrebbe risiedere nel mondo delle fantasie maschili: ritrovare la libertà di esprimere i propri desideri e l’intimità aiuterebbe la coppia ad esternare senza timore le proprie fantasie che, a volte, hanno preso strade differenti. Capita che gli uomini facciano fatica ad identificare nella propria compagna la possibile partner di fantasie sfrenate che trova nei film: in realtà scopriamo che la maggior parte delle volte non ci provano neanche, dando per scontato che alla lei certi “aspetti” della sessualità non interessino…

Pensa solo al lavoro

“Non è possibile, ogni giorno ha una scusa diversa. Un giorno è stanco, un giorno è nervoso, una sera ha mangiato troppo, poi ha mal di testa, e il nuovo lavoro lo sta facendo diventare matto… Ma è possibile che per un uomo il lavoro sia così fondamentale che se ha problemi con quello non si accorge di me??”

S.

Per gli uomini il lavoro può assumere una dimensione preponderante al punto da diventare una componente fondamentale della propria identità. È per questo motivo che sono quasi sempre gli uomini a reagire con gesti estremi alla perdita del lavoro. Anche in questo caso è importante ritrovare quel dialogo che permette ad una coppia di ricostruirsi, di sentire il proprio rapporto come fondamentale per la vita di entrambi e lasciare al lavoro una giusta collocazione.

Si vergogna per l’eiaculazione precoce

“Il mio compagno si vergogna dell’eiaculazione precoce. È vero che ne soffre poveretto, ma invece di parlarne con me e di trovare una soluzione insieme, quello che fa è semplicemente evitare di dormire con me. Io ho provato a rassicurarlo e a fargli capire che ho bisogno di lui anche sessualmente ma non mi ascolta, anzi si chiude a riccio, come devo fare??”

V.

Gli uomini vivono spesso come una vergogna qualsiasi difficoltà in ambito sessuale: la società rimanda costantemente l’immagine di un essere virile, sempre pronto e prestante, a cui non sono concesse “defaillance” di alcun tipo. Chiudersi in sé stessi è l’atteggiamento peggiore che si possa avere perché non porta ad alcuna soluzione. Parlare con la propria compagna, superando la dolorosa ferita della virilità, è invece l’unico comportamento che può aiutare un uomo a ritrovare una certa serenità. E se parlare non basta si può sempre ricorrere ad un percorso di coppia…

Sono sempre più arrabbiata perché lui non vuole fare l’amore

“Non ce la faccio più. Sto esplodendo di rabbia, mi sento presa in giro!!! Il mio uomo è sempre stanco, è vero che fa un lavoro pesante, ma dorme 10 ore ogni notte e sono mesi che non facciamo nulla…Ma vi pare possibile? Alle nove e mezza di sera già dorme ed io passo le serate sola, sentendomi una donna brutta, eppure sono attraente, sono bella, alta, ho gli occhi azzurri che una volta mi brillavano, adesso lo facciamo solo se io lo cerco e nemmeno a volte. Pure durante le vacanze si è negato, ma che pensa di essere l’unico al mondo ad essere stanco? E a me chi ci pensa? Rabbia, rabbia, tanta rabbia!!!”

C.

È comprensibile essere arrabbiati di fronte ad un rifiuto più o meno costante, eppure la rabbia non risolverà questa difficoltà. Anche se difficile, bisogna cercare di approfondire questa situazione perché è evidente che la stanchezza non può essere l’unico motivo del disinteresse sessuale. Come ho già detto, i motivi possono essere molteplici così come molteplici possono essere le soluzioni.

Il mondo della sessualità è molto complesso ma anche molto vario e stimolante: perché non prendersi per mano e vincere la paura di esplorare le proprie fantasie?